venerdì 24 aprile 2009

FORZA NUOVA: IL 25 APRILE CON I TERREMOTATI
Forza Nuova già dalla settimana scorsa ha annunciato che approfitterà della giornata di non lavoro del 25 aprile per portare altri 20 camion di generi alimentari, coperte, cibo e giocattoli per bambini, ai terremotati. L´iniziativa coincide con la visita del presidente del Consiglio Berlusconi al paesino di Onna, colpito dal terremoto, ma anche da una rappresaglia tedesca durante la seconda guerra mondiale. Berlusconi esce cosi´dall´ imbarazzo facendo e non facendo, quello che la sinistra gli chiede di fare. Forza Nuova che in alcune città ricorderà chi cadde "dall´altra parte" ha sempre sostenuto e sostiene che al centro della rinascita dell´Italia non ci sarà certo la mitologia della Resistenza e del 25 Aprile. Oggi gli Italiani ed i giovani in specialmodo, non si riconoscono in quel drammatiico momento in cui l´italia si divise e visse pagine indimenticabili di dolore e di sangue. Oggi pensiamo che l´italia debba andare avanti, superare la crisi etica ed economica, ritrovando certezza e ispirazione nell´antichissima Civiltà cristiana e romana che ha trasformato ogni lembo di questa terra in un tempio di Civiltà. Forza Nuova sarà quindi in Abruzzo a fianco del popolo che soffre e vuole ricostruire, lontano dalla politica dell´odio e della demagogia.
Roberto Fiore

lunedì 20 aprile 2009


ROBERTO FIORE ASSIEME AGLI ALTRI
FORZANOVISTI MENTRE SCARICANO DAI CAMION GLI AIUTI AI TERREMOTATI D'ABRUZZO. ECCO PERCHE' CI DEFINIAMO FRATELLI, CAMERATI..................PATRIOTI!
ECCO COSA VUOL DIRE ESSERE
FORZANOVISTA!

venerdì 17 aprile 2009



SEI TU...QUINDI ARRANGIATI!

RIFLESSIONI SUL MONDO DELLE COOPERATIVE!
Crediamo che di fronte alle enormi difficoltà del mondo del lavoro, tutta l´area che ruota intorno ai valori di una destra sociale italiana, con tradizioni e ideali che ci arrivano da lontano, ben radicati e fortemente identitari, non possa esimersi dallo sferrare un attacco frontale allo scandalo del mondo delle cooperative che aggredisce quanto di più fondamentale dovrebbe esserci nella vita di un lavoratore: la sicurezza nel proprio futuro e la tutela del salario.

Stiamo assistendo allo smantellamento pezzo per pezzo di un welfare che, seppure con tutte le sue contraddizioni derivanti dalla natura politica degli Stati cosiddetti democratici, è comunque una applicazione di ammortizzatori sociali assolutamente necessari per il popolo.

Il movimento cooperativo da una fase primigenia improntata al fine mutualistico si è lentamente trasformato in un cancro che ha fagocitato interi settori dell'economia e che per la sua rilevanza ha prodotto fenomeni borderline di elusione, evasione fiscale e sfruttamento dei lavoratori e dei consumatori in una misura impressionante.
In un'analisi politica possiamo individuare diversi livelli del fenomeno. Abbiamo ad esempio un livello che definirei patologico, ed è rappresentato sicuramente da tutti quei piccoli e medi imprenditori che al momento di decidere la costituzione della propria impresa, optano a favore della forma cooperativa, con evidenti benefici fiscali e impegni legali molto attenuati; è del resto storia comune ai professionisti consulenti, avvocati, commercialisti e quant´altro, l'affrontare problematiche del genere quasi quotidianamente.

C´è poi un fenomeno impressionante che vede moltissime piccole imprese ricattare i lavoratori, e obbligarli a costituire una cooperativa per mantenere il posto di lavoro, evitando tutti gli oneri connessi alla tutela dei diritti e risolvendo la questione della gestione del personale con un semplice pagamento della fattura alla fine del mese per le competenze lavorative.

Esiste poi un fenomeno politico di copertura, essenzialmente da parte del mondo genericamente di sinistra, per creare un sistema ad hoc di imprese cooperativistiche che vada a spartirsi gli appalti pubblici; anche qui è storia quotidiana di chi tenta di entrare in competizione per le opere e gli appalti pubblici, di venire esclusi, a favore di soggetti cooperativistici, dall´assegnazione perché il gioco al ribasso delle aste è spesso pilotato dagli stessi soggetti politici collusi a quel mondo. Nelle nostre regioni rosse sono stati gli anni '60 - '80 il momento più drammatico in cui nessun imprenditore riusciva a entrare in competizione a meno di non essere comunque coartato nel sistema finanziamento-tangente.

Ciascuno di questi capitoli meriterebbe da solo un approfondimento: ma il tema vero che emerge oggi con forza è quello, se vogliamo paradossale, che vede il mondo della sinistra, che a parole lancia strali infuocati in difesa delle vittime del precariato e contro certe politiche sociali, e che dall´altro, senza vergogna e senza remore, incentiva la diffusione delle stesse e la diminuzione dei diritti dei lavoratori attraverso il ricorso a piene mani nell´amministrazione pubblica e nell´economia privata, delle cooperative di lavoro.

Nella Pubblica Amministrazione, dobbiamo pensare ad esempio al settore sanità, delegato per legge alla gestione delle Regioni. I buchi di bilancio spaventosi derivanti, soprattutto nelle regioni di tradizione comunista, da una malasanità diffusa, e sempre coperta, perché porta un consenso elettorale inusitato, servono come alibi per una costante e inesorabile diminuzione delle piante organiche delle varie strutture sanitarie e per un ricorso massiccio alle cooperative esterne, di matrice politica, costituite spesso da personaggi fortemente legati alla politica locale. Il risultato è che abbiamo inserito infermieri anche extracomunitari, che hanno scarsissima professionalità, abbiamo dipendenti che per la natura del contratto di lavoro cooperativo non possono usufruire dei corsi di aggiornamento e ci troviamo di fronte ad un esercito di precari che lavorano per la durata dell´appalto e poi vengono buttati a mare perché all´appalto successivo concorrerà e vincerà un´altra cooperativa, magari connotata diversamente o appartenente a una corrente politica diversa, in modo che la spartizione del denaro pubblico, negli anni, venga attuato con una sorte di criterio compensativo. Senza contare che i livelli retributivi dei dipendenti cooperativi, non solo nel settore sanità ma anche nell´autotrasporto, nei traslochi e facchinaggi, ecc. sono in genere inferiori di circa 200 euro al mese, e l´estrema ricattabilità del lavoratore sulle scelte operate dalla coop è di facile intuizione.

Ciò che abbiamo riportato sinteticamente dovrebbe concorrere a farci riflettere e a produrre azione politica di sostegno alle fasce più deboli del popolo italiano che di fronte ad un mondo economico guidato oramai solo dal profitto a tutti i costi e da una globalizzazione che pare non lasciare scampo ai più deboli del mercato - dai più giovani fino a quelli che a 50 anni si ritrovano senza un lavoro e senza compensazioni sociali, alle donne che stentano ad affrancarsi da una ricattabilità estrema nel mondo del lavoro - pare che abbia individuato nel mondo cooperativo la panacea alla disoccupazione. Non è così. Dobbiamo avere la lucidità di non pensare che sia meglio un posto da precario piuttosto di niente; la nostra lotta politica deve essere di supporto per arginare questo fenomeno distorto che rischia di diventare strutturale in alcuni settori-chiave della vita economica nazionale.

giovedì 16 aprile 2009


( foto segnaletica del suo internamento in un manicomio criminale(!) in uSA dopo la seconda guerra mondiale,quale collaboratore dell'Italia Fascista )


CONTRO L'USURA



Con usura nessuno ha una solida casa

di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v'è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz
e l'Annunciazione dell'Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte
in casa ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà staccio vieto
arido come carta,
senza segala né farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini, con usura
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio
CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l'usura, spunta
l'ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fe' con usura
Duccio non si fe' con usura
nè Piero della Francesca o Zuan Bellini
nè fu "La Calunnia" dipinta con usura.
L'Angelico non si fe' con usura, nè Ambrogio de Praedis,
nessuna chiesa di pietra viva firmata :"Adamo me fecit".
Con usura non sorsero
Saint Trophine e Saint Hilaire,
usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte ed artigiano
tarla la tela nel telaio, nessuno
apprende l 'arte d'intessere oro nell'ordito;
l'azzurro s'incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane amante
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra giovani sposi
CONTRO NATURA
Ad Eleusi han portato puttane
carogne crapulano
ospiti d'usura.

domenica 5 aprile 2009



CARO BOLLETTE: BISOGNA PASSARE DALLA PROTESTA ALLA PROPOSTA!


Forza Nuova Solofra, invita alla calma e soprattutto a riflettere sull'attuale momento politico! Gli utenti sono giustamente esasperati per i continui disagi e disservizi provocati da una gestione semplicemente scandalosa e inefficiente. Al di là della legittima contestazione del metodo adottato dal duetto Irno service S.p.a.- Equitalia S.p.a. per torchiare i cittadini, bisogna che questi ultimi capiscano finalmente che così come sono state concepite le società di gestione municipalizzate non tutelano l'interesse dei cittadini, ma di pochi che ne traggono vantaggio e profitto. La nostra proposta è molto semplice, sciogliere le società Irno service S.p.a. e Global service S.p.a. perchè enti inutili e clientelari, ma soprattutto passare alla gestione pubblica al 100%, tutti i cittadini devono essere gli unici azionisti e proprietari delle acque. Siamo parimenti contrari alla loro fusione in un'unica società Multiservice S.p.a. perchè essa potrebbe essere assorbita da qualche multinazionale interessata alla privatizzazione delle nostre acque con "l'aiuto interessato" dei nostri amministratori. I cittadini non devono più distrarsi o essere "distratti" dal clientelismo di pochi a danno di molti. Il segretario cittadino di Forza Nuova Ceravolo Vincenzo invita pertanto i cittadini a mobilitarsi per dare forza e appoggio a tutti quei cittadini che hanno intenzione di proteggere meglio i loro diritti costituendosi in COMITATO CIVICO CITTADINO APARTITICO, al di là di destra, sinistra o centro! A tal proposito dichiara: "Basta con i soliti politicanti anche di opposizione.....non sono credibili perchè i loro interventi sono tardivi e inutili, il popolo ha dimostrato di essere molto più avanti di loro, smettano di strumentalizzare una protesta spontanea che tale deve rimanere". L'Avv. Michele Antonio Giliberti, dal canto suo, tiene a precisare che il suo intervento nella vicenda ha natura strettamente professionale," la gente ha chiesto il mio aiuto professionale e, nonostante qualche minaccia neppure tanto velata, non mi tirerò indietro e andrò fino in fondo su ciò che sarà possibile mettere in campo a livello giuridico e legale. Piuttosto vorrei capire, sempre a titolo professionale, perchè i nostri amministratori non stanno pagando il servizio di spazzatura al Cosmari e quindi all'ASA? Dove finiscono i soldi dei contribuenti che pagano l'acqua, la depurazione e la fognatura? Mi risulta che l'Irno Service S.p.a. ha avuto entrate che superano i tre milioni di euro! Come vengono spesi i nostri soldi, queste entrate non potrebbero servire ad abbassare le bollette o a creare servizi utili ai cittadini? Bisogna ritornare al pubblico, adibire una stanza a Palazzo Orsini (quindi smettere di pagare fitti e stipendi inutili) con cinque, massimo sei dipendenti comunali competenti, un dirigente altrettanto competente e giù a lavorare sodo! Equitalia s.p.a. la smetta di "spalleggiare e aiutare" enti sull'orlo del disastro, ne va della sua credibilità, già da molto tempo compromessa.