domenica 22 settembre 2013

AZZERARE LE MUNICIPALIZZATE: SONO TERRENO DI SCONTRO DI LOBBY POLITICHE E DI POTERE A DANNO DEI SOLOFRANI!

I solofrani assistono passivamente all'ultimo atto di un copione ormai già visto. L'interesse del popolo come sempre e' passato in secondo piano, continua lo scontro tra bande all'interno di una società che dopo l'accorpamento dei servizi della ex Global Service, nulla ha prodotto di positivo per gli utenti se non una politica fiscale ancora più repressiva nei confronti dei contribuenti a fronte di scarsi servizi! Forza Nuova chiede ancora una volta che le municipalizzate vengano sciolte definitivamente e i servizi tornino interamente in mano pubblica. Queste società non possono essere la scappatoia per sistemare politici trombati alle elezioni o clientele politiche, non possiamo più permettercelo e i partiti tradizionali (didestra e di sinistra) continuano nella loro scellerata politica del compromesso per perpetuare solo privilegi inutili e dannosi! 
FORZA NUOVA COME SEMPRE DALLA PARTE DEL POPOLO

Solofra, nuova tegola sul cda della Irno service

SOLOFRA - Nuovamente azzerato il cda della Irno Service, la municipalizzata solofrana che si occupa della gestione della rete idrica e del gas metano. Ieri è stato infatti registrato il lodo arbitrale che aveva portato all’annullamento della delibera per l’elezione di Federico Pirolo alla carica di presidente della società ed alla nomina del nuovo cda. A presentare il ricorso era stato Pio Gagliardi in rappresentanza dell’azionariato popolare che, secondo Gagliardi, aveva visto calpestati i suoi diritti. Dopo il primo stop, si era proceduto alla rielezione del cda riconfermando però Pirolo alla guida della società e con lui tutto il cda. Ieri il lodo arbitrale è stato depositato alla Camera di commercio di Avellino. La conseguenza diretta di questo è stata la nuova decadenza degli organi direttivi della società Irno Service che a questo punto vede ritornare in carica il presidente precedente Amedeo Guadagno e con lui tutto il vecchio cda. "Si tratta di un risultato scontato, spiega Pio Gagliardi, frutto dell’arroganza che questa amministrazione comunale e gli uomini che le gravitano attorno dimostrano di avere. Dopo il lodo arbitrale ci saremmo aspettati un differente modo di agire. Ed invece no. Tutto è stato ristabilito come se nulla fosse accaduto. Ed invece non sarà così. La prima conseguenza di quanto è accaduto è che dovranno essere annullate tutte le delibere che sono state adottate dal cda targato Pirolo fino ad ora visto che il lodo arbitrale ha annullato, con condanna della società al pagamento delle spese del procedimento arbitrale, la delibera assembleare con la quale erano stati eletti quali componenti del Consiglio di Amministrazione Federico Pirolo, Francesco De Girolamo e Franco Coppola; era stato eletto quale presidente del consiglio di amministrazione, il dottore Federico Pirolo". "Insomma l’Irno service, il cui bilancio non è certamente florido, rischia di dover fare fronte a dei danni economici ancora tutti da appurare". "L’ex presidente Pirolo, candidatosi come Vignola come consigliere comunale ma bocciato dall’elettorato e nonostante tutto “riciclato” come presidente della Irno Service, a questo punto dovrà restituire quanto ha fino ad ora percepito come indennità di carica: € 21.600,00 annui lordi per il Presidente. E lo stesso vale anche per il resto del cda: € 12.000,00 annui per il vice Presidente ed e 7.800 annui lordi per il terzo consigliere; erano stati nominati quali componenti del collegio sindacale il dott. Filippo Paone, il rag. Ermelindo Ginolfi ed il dott. Francesco Garzilli, quali sindaci effettivi, nonché il dott. Mario Cresta ed il dott. Vincenzo D’Alessandro, quali sindaci effettivi; era stato nominato presidente del collegio sindacale, il dott. Filippo Paone; era stato corrisposto ai componenti del collegio sindacale un compenso di € 7.000,00 annui lordi per il presidente e di € 5.000,00 lordi per il componente. Non solo. 

Irno service, Pirolo: "Basta inutili polveroni"


SOLOFRA - Sulla vicenda del cda della Irno Service interviene il presidente della società il dottor Federico Pirolo: "Il lodo e' stato tempestivamente impugnato dinanzi alla Corte d'appello di Napoli ai sensi e per gli effetti dell'art.828 cpc sul presupposto gia' segnalato alla Procura di Avellino della falsita' delle firme di coloro i quali instaurarono il procedimento arbitrale; a prescindere da quanto innanzi, e dagli effetti prodotti dalla delibera assembleare del 27/7/2012, va opportunamente considerato che l'assemblea ha anche rinnovato i propri organi sociali nel corso dell'adunanza del 20/6/2013. Appare quanto meno affrettato dare credito alle considerazioni espresse da alcuni soci in quanto, come visto, ogni valutazione "seria" sara' possibile soltanto all'esito della indagine penale e dalla definizione del richiamato giudizio gia' pendente dinanzi alla Corte d'appello di Napoli".