venerdì 25 gennaio 2013


SULLA RICONVERSIONE INDUSTRIALE DEL DISTRETTO CONCIARIO FN 
PORTERA' IN PARLAMENTO LE SUE PROPOSTE RIVOLUZIONARIE PER IL RILANCIO!

Forza Nuova conscia della gravità del momento per il distretto conciario e le sue aziende,
ritiene che al di là dei soliti proclami che in questi mesi sono stati fatti sui giornali l'unica speranzadi ripresa sia in soluzioni concrete e durature come il blocco delle merci straniere nei porti e l'imposizione di dazi doganali, nonchè la defiscalizzazione dei distretti conciari con la previsione 
di zone franche e il blocco immediato dell'immigrazione clandestina. Il cambio di destinazione d'uso
degli immobili industriali in territorio ASI, la proposta di un polo calzaturiero e la diversificazione 
delle produzioni non hanno senso senza creare le precodizioni per rilanciare la produzione
e renderla concorrenziale sui mercati, oltre ad abbattere i costi energetici con una nuova politica nazionale delle fonti rinnovabili integrata a quelle tradizionali. I costi di produzione vanno abbattuti a monte e ciò è possibile solo con una nuova politica creditizia  che passi attraverso la sovranità monetaria, la nazionalizzazione della Banca d'Italia e la possibilità di accedere da parte delle aziende ad un credito nazionale privo dei limiti e dei tassi imposti dalla BCE e dalle banche d'affari che speculano sulla pelle di aziende e lavoratori. Il caso MPS e le sue implicazioni
e connivenze politiche stanno a dimostrare come i politici di destra e sinistra anzichè agire nell'interesse nazionale ubbidiscono a logiche partitiche e di lobby finanziarie. Il distretto conciario se vuole sopravvivere deve aderire alla proposta di ricostruzione nazionale già da tempo lanciata da Forza Nuova a livello nazionale e locale. Azzeramento del debito pubblico, sovranità monetaria e previsione di una tassazione che va dal 10% al 20%, sono non solo possibili ma a questo punto inevitabili se non si vuole che l'intero comparto manifatturiero della pelle soccomba sotto i colpi dell'usura bancaria, di una tassazione da rapina e una concorrenza straniera sleale favorita da una classe politica corrotta e decadente. Uscire dal ricatto bancario vuol dire far rinascere le categorie produttive italiane e l'Avv. Michele Antonio Giliberti su queste proposte rivoluzionarie e al tempo stesso necessarie fonderà la propria campagna elettorale per il distretto conciario e  le battaglie in Parlamento ove Forza Nuova avrà i consensi necessari per farlo.  

Avv. Michele Antonio Giliberti
Coordinatore Reginale FN Campania
Candidato capolista Campania 2

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