SULLA RICONVERSIONE INDUSTRIALE DEL DISTRETTO CONCIARIO FN
PORTERA' IN PARLAMENTO LE SUE PROPOSTE RIVOLUZIONARIE PER IL RILANCIO!
Forza Nuova conscia della gravità del momento per il distretto conciario e le sue aziende,
ritiene che al di là dei soliti proclami che in questi mesi sono stati fatti sui giornali l'unica speranzadi ripresa sia in soluzioni concrete e durature come il blocco delle merci straniere nei porti e l'imposizione di dazi doganali, nonchè la defiscalizzazione dei distretti conciari con la previsione
di zone franche e il blocco immediato dell'immigrazione clandestina. Il cambio di destinazione d'uso
degli immobili industriali in territorio ASI, la proposta di un polo calzaturiero e la diversificazione
delle produzioni non hanno senso senza creare le precodizioni per rilanciare la produzione
e renderla concorrenziale sui mercati, oltre ad abbattere i costi energetici con una nuova politica nazionale delle fonti rinnovabili integrata a quelle tradizionali. I costi di produzione vanno abbattuti a monte e ciò è possibile solo con una nuova politica creditizia che passi attraverso la sovranità monetaria, la nazionalizzazione della Banca d'Italia e la possibilità di accedere da parte delle aziende ad un credito nazionale privo dei limiti e dei tassi imposti dalla BCE e dalle banche d'affari che speculano sulla pelle di aziende e lavoratori. Il caso MPS e le sue implicazioni
e connivenze politiche stanno a dimostrare come i politici di destra e sinistra anzichè agire nell'interesse nazionale ubbidiscono a logiche partitiche e di lobby finanziarie. Il distretto conciario se vuole sopravvivere deve aderire alla proposta di ricostruzione nazionale già da tempo lanciata da Forza Nuova a livello nazionale e locale. Azzeramento del debito pubblico, sovranità monetaria e previsione di una tassazione che va dal 10% al 20%, sono non solo possibili ma a questo punto inevitabili se non si vuole che l'intero comparto manifatturiero della pelle soccomba sotto i colpi dell'usura bancaria, di una tassazione da rapina e una concorrenza straniera sleale favorita da una classe politica corrotta e decadente. Uscire dal ricatto bancario vuol dire far rinascere le categorie produttive italiane e l'Avv. Michele Antonio Giliberti su queste proposte rivoluzionarie e al tempo stesso necessarie fonderà la propria campagna elettorale per il distretto conciario e le battaglie in Parlamento ove Forza Nuova avrà i consensi necessari per farlo.
Avv. Michele Antonio Giliberti
Coordinatore Reginale FN Campania
Candidato capolista Campania 2
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