martedì 13 maggio 2008

A PROPOSITO DI "CINIPIDE DEL CASTAGNO": FORZA NUOVA LANCIA UNA PROVOCAZIONE.

Tutto è fermo in questo momento nonostante un problema serio da affrontare e le solite Istituzioni che latitano: Ispettorato Agrario, Ispettorato forestale, Comunità Montana. Il problema non riguarda loro ma i poveri agricoltori dei castagneti che dopo un’annata disastrosa, come quella trascorsa a causa della siccità, si trovano a combattere da soli un nemico molto più pericoloso che può compromettere la produzione per vari decenni e quindi la sopravvivenza della famiglia contadina stessa . La prospettiva futura è di vedere le montagne abbandonate ancora di più, un ecosistema al collasso, smottamenti di terreno e ghiaia che invaderanno la valle a causa della non regimentazione delle acque piovane e quindi la scomparsa dell’uomo dalla montagna. Allora in questo momento di stasi dove nessuno sa cosa fare è l’ ora che qualcuno prenda una decisione importante. Non ci si deve limitare alla sola segnalazione del passaggio della Mosca da questa a quella proprietà, ma è giunto il momento di assumere decisioni drastiche, soprattutto ed in primis, il riconoscimento dello stato di calamità naturale, obbligare, gli agricoltori interessati dall’evento ad una potatura straordinaria, ovviamente sotto la direzione degli organi preposti e dietro un compenso adeguato alla probabile diminuzione della produzione. In questo senso in qualità di responsabile per le politiche agrarie di Forza Nuova invoco un sostegno concreto all’agricoltura e alla produzione castanicola, pena la fine di una produzione che in momenti di crisi ha dato sostegno a famiglie ed economia locale. Per i funzionari pubblici addetti al settore e relativi “portaborse”, al contrario ci ha ben pensato la Regione Campania che con decreto dirigenziale n°17 del 14 marzo 2008 ha stabilito una liquidazione a favore degli enti delegati in materia di calamità naturali in agricoltura, Province e Comunita Montane, assegnandogli la bella cifra di € 752.000 per lo scomodo arrecato dalle varie calamità naturali. Inoltre vorrei fare una provocazione a chi è di competenza per cercare di far riflettere sul problema; propongo di intervenire sui cedui castanili demaniali con prodotti defolianti che, irrorati con elicotteri, provochino la caduta delle foglie prima ancora che la mosca compia il suo ciclo vegetativo.Tale intervento deve essere svolto in questo periodo perchè la galla, che contiene il parassit, è ancora in uno stato vegetativo amorfo e sostengo che interrompendo l’alimentazione e la crescita della foglia siimpedisca anche il ciclo biologico del cinipide. Questa che è solo una provocazione e potrebbe essere oggetto di discussione, ed invito chi di dovere a trovare subito soluzioni prima che la mosca ce la troviamo sotto al letto.



LA PENNA ANTONIO (Perito Agrario)
Resp. politiche agrarie FN AVELLINO

Nessun commento: