IL MALE ASSOLUTO E' IL PROFITTO
Il modello di sviluppo imposto dagli USA al mondo intero si basa sulla creazione di esigenze fittizie Mentre Nostra Signora Televisione, cagnetto abbaiante con la voce del Padrone, tra la sconvolgente notizia di un ciclista finito contro un albero a Lamezia Terme, l’acquisto di un centrocampista ruandese da parte del Chelsea e lo storico monito di Napolitano («Speriamo bene, ma occorre darsi da fare»), ci propina puntualmente il bollettino delle Borse mondiali, per convincerci che la globalizzazione a guida USA ha solo una febbricciola autunnale, tutto il poderoso castello costruito dagli ex-vincitori del ‘45 a forza di stragi orrende, di distruzioni apocalittiche e di fregnacce ideologiche stantìe da un secolo sta crollando a pezzi sulla testa dei Grandi Strozzini regnanti e del loro brulicante servidorame. è che la loro maledetta vittoria, ci dispiace per Berlusconi, è solo servita a procrastinare la resa dei conti che ora arriva con rombo di tuono.Un briciolo di realismo basta a comprendere quanto profondo e devastante sia il male inflitto all’umanità da sessant’anni di narcosi “democratica” e di capitalismo selvaggio. Perché non solo tutto il meccanismo socio-economico-tecnologico (il famoso “modello di sviluppo”) ha preso a funzionare secondo i voleri e i dettami dei creatori di denaro-fantasma, ma anche tutta la mentalità, le aspirazioni, i valori delle masse “civilizzate” sono né più né meno che quelli necessari per mantenerle nello stato servile e passivo, propizio al dominio dei peggiori. Come, negli USA, hanno nazionalizzato il gangsterismo, eleggendolo a paradigma della loro politica estera, così noi Italiani, nel nostro piccolo, abbiamo statizzato la mafia, mutuandone scrupoli morali, modus operandi e finalità, anche se Repubblicuccia nostra non è arrivata a eguagliarne l’efficienza. Al punto in cui siamo, di riffe o di raffe, il dilemma è semplice e chiaro: o si risale alle radici del male e le si tronca con chirurgica freddezza (ricordando che il medico pietoso fa il male verminoso), o ci si rassegna al suicidio come specie. Le radici - per essere chiari - sono da scavare e scovare nel momento in cui, auspice la Massoneria, sul declinare del secolo XVIII la casta dei mercanti salì al potere in America e in Europa e impose, quale unico criterio di ogni scelta, il profitto. Le conseguenze, inevitabili, furono che la produzione cessò del tutto di essere finalizzata a provvedere alle esigenze umane e furono invece le esigenze, artificialmente “gonfiate” fino all’attuale, folle parossismo, a servire ai profitti degli operatori, anche a costo di fare scempio della biosfera; e lo stesso lavoro umano, anziché il contributo dei singoli alla prosperità comune (dovere sociale), divenne solo il pretesto per ricevere denaro da spendere tutto (posto di lavoro), prescindendo dalla effettiva utilità del primo. Situazione assurda e contro natura, che fu puntellata e tenuta in piedi con la conquista a mano armata di “mercati” e con la nefasta trovata del denaro “convenzionale” creato dal nulla, e cioè con la più colossale truffa della storia. Questo, senza tanti arzigogoli, ha finito col creare la letale, blasfema spirale che, come un tornado, sta spazzando il globo e che occorre invertire, cominciando da subito, prima che diventi impossibile. Che, davanti all’incombente catastrofe, gli uomini ancora degni di questo nome, di ogni Paese e di ogni razza e cultura, si diano una mano, ovunque siano, superando incomprensioni e diffidenze reciproche, per scacciare i mercanti dal tempio. Altra via di salvezza non esiste
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