venerdì 25 gennaio 2008

Solofra svegliati e alza la testa! Marciamo assieme contro il degrado politico-economico della nostra città.


La situazione lavorativa del distretto industriale, già di per sé grave per l’alto tasso di disoccupazione che insiste in città ed in provincia, è ulteriormente aggravata da tutta una serie di problemi che si stanno prospettando in tutta la loro drammaticità e che investono i lavoratori di enti e aziende pubbliche e private. La città sembra nel mirino di chi vuole atterrarla completamente svuotandola pian piano dei settori che sono stati finora molto importanti nella delicata economia cittadina. Così dopo ridimensionamenti, trasferimenti di sedi, chiusure, smobilitazioni varie, sorgono problemi su come pagare gli stipendi dei lavoratori o vere e proprie forme di sfruttamento e ricatto, con buona pace dei diritti dei lavoratori. Una certa dose di responsabilità può sicuramente essere addossata su amministratori, politici e sindacati, rei di non essersi accorti che la situazione andava contrastata a 360° e non in maniera parziale. Di avvisaglie se ne sono avute molte, ma sono sempre state trattate come problemi settoriali e non come problemi di tutta la città. Di certo non abbiamo fatto come i cittadini di Terni scesi tutti in piazza a difendere i lavoratori delle acciaierie Thyssen. Abbiamo dimostrato di essere cittadini abituati a non guardare oltre l’uscio di casa, i problemi lavorativi che via via si manifestavano erano problemi degli altri, che non interessavano più di tanto, quando il commento non era sarcastico tipo: “Se lo sono meritato”. Ebbene una ad una sono nate come funghi “vertenze”. Il grosso demerito dei sindacati, sempre troppo impegnati in lotte di potere, è quello di non essersi resi conto e, conseguentemente di non aver fatto capire a tutti, che la vertenza di fatto è una sola, grande: la vertenza Solofra. Non c’è il problema dei lavoratori dell’Albatros, di quelli della Corcosol, del terziario, del commercio, dei precari comunali, tanto per ricordarne alcuni: c’è il problema di Solofra, dei lavoratori pubblici e privati, dei precari e dei disoccupati e sottoccupati, dei lavoratori in nero, dei cassintegrati, un problema che investe la città nella sua totalità. E non creda chi ancora non è stato toccato direttamente di esserne esente: domani potrebbe toccare proprio a lui. Siccome nessuno dei politici nostrani sembra preoccuparsi, anzi forse sperano che la situazione peggiori in modo da creare nuovi questuanti nelle loro sale d’attesa prima e galoppini elettorali dopo, Forza Nuova avanza la proposta di una mobilitazione generale cittadina. Due ore per far capire a tutti che i solofrani e i lavoratori del distretto sono ancora vivi e vegeti, che hanno la forza di lottare. Non hanno perso la fiducia di dare alle generazioni prossime un futuro migliore, ma solo la fiducia in quei politicanti che hanno mostrato finora tutta la loro pochezza e la loro lontananza dagli interessi dei cittadini. Mettere in campo la vertenza Solofra, con chiusura di aziende, negozi ed enti pubblici e corteo fino al Comune per avanzare ai Rappresentanti del Governo una serie di richieste e rivendicazioni per il riscatto economico e sociale della città. Due ore per alzare ancora la testa.Invitiamo tutti i movimenti, partiti, associazioni e semplici cittadini ad unirsi a noi in questa battaglia. Non ci sono pregiudiziali o colori politici: gli unici colori saranno quelli della bandiera italiana o del vessillo cittadino. Siamo disponibili alla concertazione, al confronto, a suggerimenti ed a consigli per una migliore riuscita dell’iniziativa, ma contiamo sulla partecipazione di tutta la cittadinanza.

Ufficio Stampa FORZA NUOVA
Avv. Michele Antonio Giliberti
Coordinatore Provinciale FNAVELLINO

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